“Se ti ci metti con impegno, raggiungi qualsiasi risultato”
– George McFly –
Il mio film preferito è senza ombra di dubbio “Ritorno al Futuro”, uno dei primi che ricordo d’aver visto da bambino. Nel film, il motto di George McFly era – “Se ti ci metti con impegno, raggiungi qualsiasi risultato” -, una frase che ho fatto mia, una psicologia di vita con la quale sono cresciuto e tutt’ora convivo.
Si, perché alla base di qualsiasi risultato c’è l’impegno, ma non per una giornata, per una settimana o per un mese, non per il tempo di un lavoro in cui vieni chiamato in causa, bensì per la vita. Impegnarsi costantemente ogni singolo giorno per raggiungere gli obiettivi prefissati.


Sogno = Obiettivo
Quelli che prima chiamavo sogni, ora li chiamo obiettivi, perché realizzare un sogno vuol dire raggiungere un obiettivo. Si parte da bambini.
Fin da piccolo mi divertivo a creare storie, a scriverle o a riprodurle con i miei giocattoli, una fervida immaginazione sicuramente alimentata anche dal mio animo nerd. Ricordo che creai il mio primo sito internet a tipo 9 anni, a creare canzoni che registravo su audiocassette, ad imitare personaggi famosi… ma tra tutte quelle sperimentazioni, c’era una cosa da cui ero particolarmente attratto: la videocamera. Mio padre coltivava la passione della fotografia e della videografia quindi senz’altro il tutto mi è stato trasmesso da lui.
Durante la mia adolescenza uscivano i primi “videofonini”, quale occasione migliore per evolversi al digitale? E così, con i miei amici di quegli anni, demmo vita alla “Old Line Cinema”… in pratica giravamo cortometraggi con un telefonino che ci divertivamo a vedere fra di noi per poi metterli su YouTube non appena nacque. Ma quello che per gli altri era un gioco per me era qualcosa di più serio ed infatti iniziai ad approfondire la piattaforma rossa fino a diventare un personaggio abbastanza seguito, ma quando per motivi di terze parti il mio canale fu sospeso, mi passò letteralmente la voglia di tutto. Erano gli anni in cui YouTube avrebbe fatto il salto e con lui tutti i creator più attivi del momento che, come me, fino ad allora lo facevano per puro divertimento e non per lavoro. Insomma, chi era su YouTube tra il 2006 e il 2008 per molti era visto quasi come un alieno, oggi è diventato il contrario con i vari TikTok, IG e chi più ne ha più ne metta… come cambiano in fretta i tempi.
Quasi per gioco, a distanza di 5-6 anni nei quali comunque ho continuato a fare video e a sperimentare, partecipai ad un Festival del cinema a Sorrento con un corto astratto dal titolo “Hello Sweet World”. Vinsi il premio del pubblico. Da quel preciso istante ho iniziato a dedicarmi alla videografia anche lavorativamente, facendo passi sempre più importanti, sbagliando tanto, cadendo centinaia di volte, rialzandomi centinaia di volte.
Il fallimento non è quando perdi, ma quando non ci provi.
Nel gennaio 2017 è venuto improvvisamente a mancare mio padre, Ferdinando Servino. Il mese dopo sfogai parte del dolore in un corto che avrebbe vinto a Los Angeles nel dicembre dello stesso anno. Da quel momento ho deciso di dare la vita per il cinema sia come arma di liberazione personale, sia come arma di diffusione di temi importanti, sia perché lui credeva veramente in me ed è ancora con me.
Oggi, nel novembre del 2022, leggere sui giornali “Servino conquista gli USA” è per me un motivo di orgoglio assoluto, ma attenzione, perché questo non è un punto d’arrivo, è solo il punto di un nuovo inizio.

Siamo registri indipendenti, viviamo un pò nell’ombra, ma rappresentiamo il 95% dell’industria cinematografica. Siamo il cuore pulsante del mondo del cinema.
Ci troviamo qui, nella città “Degli Angeli”, quindi siate fieri di voi, credete in voi stessi, credete nei vostri film, credete nei vostri progetti, perchè se ci credete, potete camminare anche sull’acqua. Credetemi, potete farlo! Io, adesso non posso farlo, ma…magari domani!
Un’ultima cosa, non sono da solo qui stasera. Questa era la cravatta di mio padre (stile italiano) e voglio dedicare questo premio a lui, Ferdinando Servino. Siamo qui papà! L’abbiamo preso!
Talento innato!
Quando penso a Jean-Luc, penso a un giovane regista dal talento innato. Ha conquistato numerosi premi internazionali grazie ai suoi cortometraggi, ma la sua vera passione è la scrittura. Nel gennaio del 2014, ho portato Jean-Luc su un set pubblicitario di un nostro cliente – Atmosfera Danza -, dove la testimonial era Lorella Boccia, ex vincitrice del programma Amici di Maria De Filippi. Quell’esperienza fu un vero punto di svolta per lui, perché gli mostrò che la creatività non ha limiti e che ogni storia può essere raccontata in modo unico ed emozionante.
Da allora, Jean-Luc non ha mai smesso di imparare e di scrivere. Ha creato numerose storie trailer, sperimentale, drama, commedia, documentario, LGBTQIA, sociale e tanto altro. Nel 2017, la morte di suo padre avrebbe potuto abbatterlo, ma invece lo ha reso ancora più forte e determinato a realizzare i suoi sogni.
Jean-Luc è un giovane ambizioso, che ama viaggiare e scoprire cose nuove. Ha studiato in Italia, Londra e Los Angeles, e questo gli ha permesso di arricchire il suo bagaglio culturale e di ispirarsi a diverse culture e stili di vita. Il suo cortometraggio “Hello Sweet World” gli ha permesso di vincere il primo premio al festival “OnAir Festival Sorrento 2014”, e questo gli ha dato la forza e la fiamma necessarie per continuare a scrivere storie bellissime e coinvolgenti.
In sintesi, Jean-Luc è un regista e scrittore di grande talento, che non ha paura di esplorare nuovi orizzonti e di raccontare storie emozionanti. La sua passione per la scrittura e la sua determinazione sono il motore che lo spinge a raggiungere sempre nuovi traguardi.

“I fell in love with a Balloon”
Un uomo che vive in piena solitudine, si imbatte in un palloncino gonfiabile con cui inizia una vera e propria relazione che si consuma tra le mura di casa. La fragilità dell’amore attraverso gli occhi di un palloncino.
Premi vinti:
Il primo posto per il miglior cortometraggio internazionale allo “Skip Town Film Festival di Hollywood”.
https://www.cinemaitaliano.info/ifellinlovewithaballoon
“Dear Gaia”
La storia d’amore della giovane Gaia si trasforma improvvisamente in un violento inferno che la porterà a diventare tetraplegica.
Premi vinti:
- Il primo posto per la migliore interpretazione con l’attrice Rita Miranda allo “Skiptown Film Festival di Hollywood”
- Miglior film drammatico ai “Under The Stars International Film” Festival”
- Menzione d’onore ai “Los Angeles Film Awards”

Mentalità
Il consiglio che posso permettermi di dare a chi vuole intraprendere questo percorso oltre alla già citata imprescindibile tenacia, è quello di essere consapevoli. Bisogna avere coscienza di ciò che si è e di ciò che si sta facendo, essere autocritici, accettare le critiche costruttive e ricercarle, non accontentarsi di chi ti dice “bravo”. Bisogna misurarsicostantemente con chi svolge lo stesso lavoro (in modo sano), ascoltare anche chi conosce 99 cose in meno di te perché magari ne conosce 1 che tu non sai, coltivare tantissimo anche quando ti sembra che i risultati non arrivino, anzi, quando ti sembra che stai solo dando senza ricevere, dai ancora di più. Il tempo del raccolto prima o poi arriva sempre ma ovviamente se semini merda, merda raccogli, quindi semina con coscienza e sii umile.
L’umiltà è il metro della grandezza.
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